martedì 2 ottobre 2007

Deraglia metrò a Valencia - Benedetto XVI prega per le vittime

CITTA’ DEL VATICANO - Benedetto XVI è stato informato immediatamente della terribile sciagura alla metro di Valencia. Col pensiero rivolto alle oltre trenta vittime e a chi in queste ore sta soffrendo si è raccolto nella sua cappella privata, manifestando così vicinanza a tutti coloro che sono restati coinvolti dal crollo della galleria a seguito del deragliamento del treno.
Intanto stamattina si aperto a Valencia il quinto incontro mondiale sulla Famiglia. Per una settimana si alterneranno convegni, riflessioni e celebrazioni sulla «cellula fondamentale» della società. Benedetto XVI è atteso nella città spagnola per sabato prossimo, a conclusione della imponente manifestazione che vedrà la partecipazione di oltre un milione di persone. A tutti i pellegrini che prenderanno parte al summit verrà concessa - secondo le condizioni previste dalla Chiesa - l’indulgenza plenaria.
Alla solenne messa domenicale nella spianata della "Città delle arti e della scienza", dopo l’omelia del Papa e la professione di fede si eleverà una corale preghiera diretta ai «responsabili di tutte le nazioni» affinchè «possano promuovere la dignità e i diritti delle famiglie», «cellule fondamentali della società umana».
Il primo atto che il Papa compirà al suo arrivo a Valencia, secondo quanto illustrato nel libretto delle cerimonie liturgiche, è un significativo atto di devozione davanti al Santo Graal, conservato da tempo immemore nella cattedrale della "Virgen de los Desamparados". Il "Santo Caliz" è una coppa d’agata sulla cui base in calcedonio vi è una iscrizione araba. Secondo la leggenda il calice di Valencia - utilizzato da Cristo per l’Ultima Cena - sarebbe stato portato a Roma da San Pietro. Papa Ratzinger sarà accolto dai vertici della Confraternita del Santo Caliz e condotto nella omonima cappella dove lo attenderanno i vescovi spagnoli al completo. Sull’altare: il Santo Graal. Sarà un momento di riflessione e preghiera prima della cerimonia conclusiva del summit mondiale sulla famiglia, prevista per la serata di sabato. Davanti a più di un milione di persone il Papa tornerà a difendere la famiglia, cellula fondamentale della società, minacciata dal relativismo e da progetti normativi tesi ad indebolirla alla base.
Varie delegazioni sfileranno davanti al Papa con le bandiere dei propri paesi e spetterà al cardinale Alfonso Lopez Trujillo, presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, prendere la parola per salutare a nome di tutti il pontefice. In preparazione di questo momento che segna un punto fermo nella strategia della Chiesa per contrastare l’avanzata dei pacs e delle coppie gay, il dicastero vaticano del cardinale Trujillo ha pubblicato un documento in cui si individuano le cause dell’indebolimento della famiglia. Colpa della «cultura odierna», dell'«eclissi di Dio», dove è entrata in «crisi la verità tutta intera sull’uomo, sulla procreazione e sulla famiglia».
Durante la solenne messa, si legge ancora nel libretto liturgico, i fedeli ricorderanno la Santa Famiglia «meraviglioso esempio agli occhi del tuo popolo» di «virtù domestiche» nella sua «unione d’amore». Si pregherà anche per la «missione divina che ha nel mondo» la famiglia e del «progetto che Dio», poichè la famiglia «partecipa all’amore trinitario della comunione e della missione».

Fonte - La Gazzetta del Mezzogiorno, 3 Luglio 2006

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